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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
falegname, Teramo (26-3-1908) L'altro ieri, dopo una malattia cruda e brevissima, se ne moriva il povero nostro amico Francesco Marini, notissimo in città per le sue specchiate doti di bravo ed onesto operaio. In questi ultimi tempi i mali che lo affliggevano lo avevano un po' accasciato, senza distoglierlo però dalle sue occupazioni, in cui fu eccellente sovra tutti. Sotto i suoi insegnamenti quasi tutti i nostri migliori falegnami ed ebanisti mossero i primi passi nel mestiere, e quando nella città si sparse la notizia della sua morte fu una costernazione di quanti lo avevano avuto maestro ed amico. Non più giovane, conservava anche ora tutto il brio e lo spirito della sua età migliore, e la sua conversazione vivace, fatta il più delle volte di motti e di fatti burleschi, metteva il brio in quanti l'ascoltavano. I suoi discepoli vollero tributargli l'estremo devoto segno di affetto trasportando il suo feretro a braccia, ed i suoi funerali sono riusciti una commovente manifestazione di dolore popolare. Vada alla tomba del nostro povero amico anche il nostro sincero compianto!
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