[Elenco dei Nomi]

(...segue) Crucioli Giovannantonio
avvocato, politico, letterato, Grottammare (6-8-1908)

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studii classici con un ardore che non tardò a dare ricchi frutti, perché i suoi figli adottivi e discepoli non furono indegni di tanto maestro; e di essi il primo, Croce, già si è rivelato nei periodici letterarii da lui diretti, scrittore di vaglia, nel mentre il secondo, Vincenzino, ora coglie allori nelle scuole universitarie e fra poco entrerà, e con onore (ne danno serio fidamento il suo ingegno ed il suo carattere) nella famiglia del nostro foro. Morto nel 1898 il non mai abbastanza compianto suo cognato Giovanni Recchia, porse le sue cure alla diletta sorella Angiolina ed ai figli rendendo loro meno aspra la perdita del rispettivo consorte e padre. Con delicato amore quindi continuò a guidarli per l'aspro sentiero della virtù, e dello splendido successo, che non poteva mancare, andò soddisfatto. E sconfinatamente grati madre e figli glie ne furono quando nei giorni del crudo dolore insieme ai fratelli ed alle sorelle, con notevoli, e per quanto duri altrettanto spontanei sacrificii, gli prodigarono un'assistenza ammirevole e preziosa. Nel maggio 1905 un grave male lo colse, a poco a poco però fra le ansie nostre che avevamo temuto di perderlo si riebbe, ed ora viveva sereno in serenissima famiglia, quando improvvisamente là nella ridente Grottammare nel suo palazzo, di fronte alla verde pineta, dinanzi all'ampia distesa dell'irrequieto mare, riattaccato dall'ostinato morbo, fra le braccia e le lagrime dei suoi diletti fratelli, delle amate sorelle, fra i singhiozzi dei nipoti e nipote si spogliava delle vesti terrene. Oh certo, morendo, zio, l'ultimo tuo palpito fu per essi, che tentavi ancora di guardare con l'occhio morente, che tentavi di ricercare con la gelida mano. Eran il sospiro dell'anima tua; ora non ti possiedono più, e ti amavan tanto! Di te orbati

(segue...)