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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
avvocato (27-8-1908) La famiglia di quel gentiluomo che è il Sig. Conte Vincenzo Ing. Sarti, è stata in questi giorni colpita da altra immane sventura. Diciamo così perchè mentre non era cessato ancora il cordoglio per la perdita del figlio dott. Alessandro, rapito immaturamente all'affetto dei genitori e della giovine sposa, quando nella mattina del 15 corrente inaspettatamente spegnevasi l'altro figlio Avv. Pierino Sarti. Nato in questa città, patria di adozione del Conte Sarti, nel 6 giugno 1870, ebbe ingegno sì svegliato e pronto da conseguire all'età di appena 16 anni la licenza liceale, e poi, al ventesimo anno, la laurea in giurisprudenza nell'Università di Macerata col massimo dei punti. Lieta così gli si presentava la vita, e più lieta la speranza dall'affetto della nobile signorina Ortensia Fantauzzi, che impalmò nel 1901 a Firenze, ove fissò il suo domicilio per ragioni di professione. Vane speranze! Un morbo insidioso ne minava la giovane esistenza, e quando ultimamente più lo incalzava, pensò di tornare in patria, quasi a chiederle ristoro per la malferma salute. E di fatto si rinfrancò; ma il miglioramento, che faceva concepire le più liete speranze, fu troncato bruscamente, dolorosamente, perchè la mattina del 15 corrente il povero Pierino si spegneva placidamente, senza far sospettare nonché di lontano il triste fato che incombeva inesorabile sul suo capo. Si pose in letto assicurando il vigile padre suo di sentirsi in quella sera tanto bene da sperare in un lungo sonno, e non si svegliò più, ed il sonno sarà purtroppo lungo.... eterno...... Non il bacio dell'adorata consorte, non le carezze di un angelo di bambino, non le parole che solo un cuore di madre può dettare, poterono suggellare l'affetto ed il ricordo imperituri che legheranno i
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