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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
imprenditore, Giulianova (28-2-1909) Le spontanee, solenni, imponenti onoranze funebri rese il 15 corrente in Giulianova a Gino Scoponi sono la prova pių eloquente della stima e dell'affetto, che meritava; e del dolore profondo per la sua immatura dipartita, che ha scosso l'animo degli amici, di chi era con lui in relazione di affari e di una intera popolazione. Giovane, baldo, pieno di quella vita che desiderava di conservare solo per la famiglia, che idolatrava, ed alla quale aveva consacrate tutte le sue energie creandole cosė una posizione invidiabile, a soli 47 anni, in brevi giorni, assalito da fiero, violento, inesorabile morbo, non ostante le pių affettuose cure dei suoi, che niente lasciarono intentato per strapparlo alla Parca, ha dovuto soccombere, e chi lo sapeva buono, caritatevole, onesto e laborioso, lo ha riveduto nella camera dove fu composta la sua salma e dove fu un accorrere di gente lacrimosa di ogni condizione sociale, bello, sereno, quasi sorridente, con l'espressione sul volto dell'uomo, che cede al fato, ma muore tranquillo in coscienza di aver compiuto sino all'ultimo il proprio dovere, sia verso la famiglia, sia verso gli amici, sia verso i bisognosi e sia verso il paese. La morte di Gino Scoponi, se ha immerso nel massimo cordoglio la sua famiglia, se non ha potuto frenare le lacrime sul ciglio di quanti ebbero campo di apprezzare le sue virtų, ha fatto piangere pure tutti quelli, che nel commercio trovarono sempre in lui un valido ed amorevole appoggio. A capo di una azienda commerciale importantissima, Gino Scoponi aveva saputo guadagnarsi e conservarsi sempre larga stima tanto presso i suoi fornitori, quando presso gli Istituti di credito. Chiamato a far parte di pubbliche amministrazioni, aveva in esse portata la sua parola
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