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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
politico, Pescara (22-4-1909) [Inizio Voce]suggerirne i mezzi; acquistò le simpatie generali e primeggiando fra la maggioranza di suoi colleghi, potè recar grandi benefizi al suo paese propugnandone efficacemente gli interessi. Fece parte anche della commissione provinciale per le imposte dirette, e, per una naturale avversione, si rivelò il terrore dell'agente. Fu strenuo difensore dei contribuenti, e riuscì, col voto favorevole dei colleghi, a redimere la classe commerciante dalle vessazioni del fisco. Un immenso cordoglio ha invaso, per la sua morte, la città di Pescara e molti altri comuni della provincia. Gli sono stati resi oggi funerali soleni, a cui hanno preso parte il Consiglio Comunale, per le diverse associazioni, e quasi tutti i cittadini di Pescara, moltissimi di Castellamare Adriatico, di Francavilla e di Spoltore, le rappresentanze della Camera di Commercio di Chieti. della commissione provinciale per le imposte. Prima di formarsi il corteo, sulla soglia della Chiesa di S. Cetteo, il canonico Giuseppe di Angelantonio legato all'estinto da vincoli di tenera amicizia, ha pronunciato un vibrante ed affettuoso discorso, rilevando i meriti e le virtù del defunto, a cui ha reso l'estremo saluto anche a nome del Banco di credito e Consorzio agrario, di cui il Cav. Conti era stato benemerito presidente. Quindi il corteo mosse per piazza Garibaldi, attraversò il corso Gabriele Manthonè, quindi il viale Luigi di Savoia, e sostò all'incrocio del viale Vittoria Colonna. Quindi parlò prima il pro sindaco Alfredo Farace, a nome del consiglio comunale, tessendo la biografia dell'estinto. Quindi il cav. Biase Mezzanotte, presidente della Camera di Commercio di Chieti rilevò la grave perdita fatta dal consiglio e dal paese, illustrando l'opera del Conti a vantaggio di Pescara e della provincia. Poscia l'insegnante
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