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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
politico, Pescara (22-4-1909) [Inizio Voce]Assunta Marzi con accento commosso e con sentimento di ineffabile dolore portò il saluto delle signore di Pescara. Parlò anche il Cav. Ernesto Breda, amico intimo dell'estinto, a nome della commissione provinciale per le imposte e con parole scultorie fece balzare il ritratto del suo caro Berardino. Segui il cav. Avv. Cianciosi, che descrisse il defunto nella palestra della vita pubblica, e lo dimostrò tenace ed invitto battagliero. In ultimo con frase alata il giovane pubblicista Tommaso Sillani rievocò la figura civile e morale del padre di famiglia modello e del funzionario integro e senza macchia. Il corteo fu oltremodo imponente e da parecchi anni non se ne vedeva l'eguale. Reggevano i cordoni del feretro il pro sindaco di Pescara Alfredo Farace, come rappresentante del comune e del senatore Mezzanotte, il sindaco di Castellamare Adriatico cav. Camillo Mezzopreti, Raffaele de Caesaris, consigliere della provincia dì Teramo, rappresentante di Spoltore, Biase cav. Mezzanotte presidente della Camera di commercio di Chieti, Biagio d'Amico, come rappresentante del Banco di credito e consorzio agrario, Alfonso cav. Cianciosi, conciliatore di Pescara, l'ingegnere cav. Ernesto Breda, come rappresentante della commissione provinciale per le imposte ed il Dott. Luigi Luise, quale rappresentante del deputato del Collegio on. Francesco Tedesco. Innumerevoli e bellissime le corone, notate specialmente quelle dell'on. Tedesco, del colonnello de Cesare, della vedova, del cav. Luigi Clerico e del cav. Pignatari, capo gabinetto del Questore di Milano. Sono pervenute condoglianze di tutte le autorità della provincia, degli istituti di emissione e delle principali famiglie. L'universale attestato di affetto e di stima sia di sollievo in tanto dolore alla vedova desolata, con l'augurio che i due bambini le crescano a fianco emuli delle paterne virtù.
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