|
L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
patriota, commerciante, Teramo (18-7-1909) [Inizio Voce]e della bontà umana. I funerali del povero Ferrante riuscirono imponenti per concorso di amici, di parenti e delle società cittadine, fra le quali spiccava la Società delle patrie battaglie. Moltissime erano le corone. Reggevano i cordoni del feretro il Sig. Avv. Cav. Brichetti, Presidente del nostro Tribunale, il Cav. Ambrosi, Presidente della Società dei reduci delle patrie battaglie, il Cav. prof. O. Albi per gli uffici postali e telegrafi e i parenti e il Sig. Luigi Ciaranca, per la Camera di Commercio. Porse alla salma del povero Enrico Ferrante l'estremo saluto, commosso e quasi piangente il Cav. Luigi Ambrosi. Nella porta della Chiesa del Carmine era la seguente epigrafe: Onori funebri — ad — ENRICO FERRANTE — strappato da improvviso malore — alla famiglia alla città all'affetto dei buoni. — Padre amico impareggiabile — ardito combattente delle battaglie garibaldine. — Lascia ammirevole esempio — di cittadino operoso ed integro. — N. a Corropoli il XXIII Novembre MDCCCXLV. M. a Teramo XVIII Luglio MCMIX.
|