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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
imprenditore agricolo, Giulianova (16-9-1909) Il ben amato gentiluomo, a tutti noto per le sue virtù, è morto ieri mattina, nella sua villa presso Giulianova, appena cinquantenne, fra le braccia della sua pia e desolata consorte! Un fiero morbo, ribelle alle cure della scienza, lo ha in pochi giorni distrutto. Parlare adeguatamente della vita di Serafino Trifoni non ci è dato oggi perchè troppo intenso è il nostro dolore, ché a lui fummo legati per molti anni da vivo e verace affetto. Egli, dopo il compianto senatore Devincenzi, rappresenta nel nostro Abruzzo l'agricoltore più intelligente, più attivo, più fecondo di utili riforme. La sua azienda agricola è un esempio del volere e potere. In meno di venti anni, coadiuvato dal suo fido Ruffini, trasformò con metodi razionali tutta la coltura dei suoi campi, ottenendo risultati così splendidi che gli permisero di raddoppiare il suo patrimonio. Il Ministero dell'agricoltura gli conferì il premio regionale per l'ordinamento esemplare e i fecondi risultati della sua vasta azienda. Vinse numerosi premi e concorsi per le sue produzioni agricole e recentemente venne insignito della onorificenza al merito del lavoro. Ma egli non ci teneva, perchè sopra tutte le cose, amava di fare del bene! Quando poteva soccorrere un amico, aiutare un operaio a salire, sollevare uno sventurato, era raggiante di gioia dell'opera compiuta! La bontà ingenita nel suo cuore manifestò sempre, senza ostentazione, in ogni atto della sua vita. D'ingegno eletto, accoppiò all'amore dell'agricoltura, quello di una grande energia nella condotta dei suoi negozi. Fu sempre primo in tutte le opere di beneficenza, molte ignorate, perchè egli più che a parere, teneva ad essere buono, pago della voce della sua coscienza! Molti doveri egli compì
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