[Elenco dei Nomi]

(...segue) De Riseis Luigi
deputato, patriota, Castellamare di Stabia (1-9-1910)

[Inizio Voce]


fu un galantuomo nella più estesa e profonda misura. Il suo galantomismo è di quelli che non furono e non saranno mai discussi, tanto sono noti, tanto sono entrati definitivamente nel convincimento generale. Ancora si ricordano di lui remoti episodii di integrità nobilissima. Una volta era Sopraintendente del Reale Albergo dei poveri in Napoli, un Istituto ricco a milioni e a cui egli fece ricuperare centinaia di migliaia di lire, sperperate e defraudate di qua e di là. Aveva a suoi compagni quattro signori napoletani, invisi al Governo di allora per le loro idee e per il loro colore. Ora il sottosegretario di Stato agli interni dell'epoca, un uomo politico molto noto ed ora defunto, per mezzo del prefetto fece sapere al Barone Luigi de Riseis che era in corso un decreto che lo nominava Commendatore nell'ordine della Corona d'Italia, e nello stesso tempo gli esprimeva il desiderio che fossero presentate le sue dimissioni da sopraintendente del Reale Albergo dei poveri, e ciò per provocare le dimissioni degli altri quattro componenti il Consiglio, con l'intesa che sbarazzato il campo di quei nomi poco graditi, egli sarebbe stato senz'altro rinominato. Il Barone De Riseis, sdegnato, poiché non voleva che la politica entrasse nell'Amministrazione del denaro dei poveri, rifiutò simile proposta; abbandonò la carica nè volle più saperne, e non fu fatto più commendatore. La nobile e virile rinunzia gli fruttò un quarto d'ora di notorietà non richiesta e il plauso di quanti a Napoli e fuori onoravano l'integrità del carattere e l'onestà dell'animo. Egli ebbe larga parte nella vita pubblica della sua regione. Deputato nel 1890 per scrutinio di lista del 2. collegio di Chieti insieme a Maranca e a De Giorgio, fu poscia rappresentante del collegio di Vasto per quattro legislature,

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