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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
magistrato, Sulmona (2-10-1910) [Inizio Voce]ultima veste, in ho pubblicato sul giornale «La Legge» notevoli sentenze che ottennero il plauso della Redazione e degli studiosi. Sicché la sua morte è non solo perdita grande per la Magistratura, ma è ancora lutto sincero per la nostra Città di Penne, la quale riconosce in Lui un figlio illustre, che la onora. Amico mio gentile! La virtù che t'ha innalzato, e che t'ha fatto amare, può essere attinta ad una sola fonte sacra: e questa fonte si chiama la Madre. Perciò tu la venerasti la Madre tua, e perciò hai voluto alle sue spoglie ricongiungere le tue. Va, amico mio e nostro; percorri ancora quest'ultimo breve tratto di via: al fondo di questa fila di cipressi la mamma tua Adelaide ti attende con sorriso: là, in fondo, sono tanti altri nostri cari: là è anche, placida e benedetta, la Mamma mia! Possa anch'io ricongiungermi con Essa, possa ciascun di noi ricongiungersi ai propri cari nell'estremo giorno con quella stessa purezza immacolata con la quale tu ti ripresenti alla Madre tua! — La città di Teramo, che ebbe il Consalvi vice-presidente del tribunale, avrà pensieri di affetto e di rimpianto per la morte di un magistrato esimio, perito in età ancora fiorente.
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