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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
politico, economista, Città S. Angelo (6-11-1910) Città S. Angelo, la città gentile e fiorente, cinta di colli dall'affascinante bellezza, che racchiude tanto tesoro di sapere, di lavoro, di patriottismo, Città S. Angelo ha perduto uno dei migliori suoi figli, che da 50 anni, apostolo fervente di ogni progresso civile, aveva legato il suo nome a quello della sua patria adottiva. Con Francesco Innamorati è scomparso un carattere adamantino, un moderatore, un consigliere sommo della vita cittadina, pieno di fede, di quella fede schietta, gagliarda, sempre stimolatrice di bene, che gli aveva fatta conquistare la più sincera popolarità, perchè egli era figlio del popolo e dell' anima del popolo, era una vera e sincera manifestazione. Nella storia degli ultimi 30 anni noi lo vediamo consacrare tutta la sua prodigiosa attività al bene pubblico. Sindaco per più anni, consigliere del comune, lavorò incessantemente, insieme ad altri cospicui cittadini, per migliorare le condizioni edilizie della città e per dotare Città S. Angelo di scuole, di Istituti d'istruzione secondaria, che oggi sono lustro e decoro di questo nostro Abruzzo nativo. Economista, ideò, col compianto Giovanni Coppa Zuccari ed altri, la Banca Popolare, consacrandovi, per molti anni, tutta la sua competenza, tutta la conoscenza che aveva delle cose e degli uomini per farla assurgere ad uno dei più solidi e benefici istituti della nostra regione. Ricordo, a cagione d'onore, che quando nel 1888 S. E. Luigi Luzzatti, venuto fra noi per la inaugurazione del congresso abruzzese delle banche popolari, ebbe dal Cav. Innamorati, uno dei componenti del Comitato esecutivo, la relazione sul modo come si diffondeva il credito e si cercava di difendersi dall'abuso di esso, il grande statista ebbe a dire
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