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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
professore, politico, Chieti (20-10-1910) Con lo strazio più vivo del nostro animo abbiamo letto nella Gazzetta degli Abruzzi di Chieti il seguente annunzio funebre: «Ieri a notte 14 c., ha cessato di vivere il Prof. Raffaele Tarantelli persona notissima per la fertilità dell'ingegno e le sue moltissime opere di carattere sociale e letterario. Egli fu fondatore di parecchie associazioni che ebbero il loro quarto d'ora di fortuna, rivestì molte cariche pubbliche compresa quella di consigliere comunale, fu candidato politico nel primo collegio di Chieti raccogliendo un gran numero di suffragi, oratore popolare e facondo, professionista laborioso. A lui si deve principalmente se la figura di Domenico Stromei, il calzolaio poeta di Tocco a Casauria, fu tratta dall'ombra e messa nella sua vera luce facendola apprezzare anche tra noi. Alla famiglia desolata le nostre condoglianze.» Del prof. Tarantelli noi siamo stati amici caldi ed affezionati, poiché ne avevamo conosciuta l'intima bontà dell'animo. Nello scorso anno avemmo il piacere di rivederlo qui in Teramo, accompagnato dalla sua gentile signora. Sembrava ed era un uomo ben costrutto; ma la gagliardia fisica non è valsa ad allontanare da lui l'ombra della morte. Povero amico! Fiori, fiori sulla tomba dell'uomo buono; e parole di conduolo alla famiglia deserta!
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