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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
deputato (21-4-1912) Il giorno 15 aprile ad ore 1.30 per breve e repentino morbo spegnevasi serenamente Giuseppe Cerulli, Deputato al Parlamento Gr. Ufficiale della Corona d'Italia. I figli Gastone, Vincenzo, Serafino e Pasquale i parenti tutti ne danno straziatissimi il triste annunzio. Non s'inviano partecipazioni. Si dispensa dalle visite. — Quando lunedì a mattino fulminea si sparse la nuova della morte dell'on. Giuseppe Comm. Cerulli, deputato del collegio di Giulianova, grande e dolorosa fu la impressione del pubblico, ché nessuno sapeva, in città, della grave malattia da cui Egli era stato colpito, e molti non credevano neppure alla notizia perchè pochi giorni prima l'on. Cerulli era stato visto in buona salute passare entro la sua automobile per il corso di Teramo. Alla casa visitata una seconda volta dalla morte in tanto brevissimo tempo fu un accorrere di cittadini, per testimoniare il loro cordoglio tanto più vivo, per quanto inattesa la sventura era giunta. Fra i primi ad accorrere fu il Comm. Saverio Bonomo, prefetto della Provincia. Per le mura della città venivano intanto affisse strisce con la dicitura Lutto cittadino; la Giunta Comunale di Teramo, la Camera di Commercio e Industria, la Fratellanza Artigiana pubblicavano nobili manifesti; il Sindaco della città diramava inviti alle autorità, alla stampa, ai funzionarii, ai primi cittadini per le estreme onoranze da rendere al Cittadino egregio. Nel pomeriggio giungevano amici dell'Estinto da ogni parte del Collegio di Giulianova. Al mattino del seguente giorno la salma veniva trasportata alla Chiesa dello Spirito Santo, ove furono celebrate solenni esequie. Di lì alle ore 15 mosse il corteo. […] Il Corteo, tra due fitte ale di popolo, passò per la Piazza, per il Trivio, per il
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