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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
insegnante, Notaresco (24-10-1913) [Inizio Voce]Si occupò, tra l'altro, di agraria ed enologia. Pubblicò un trattato di agraria che fu premiato all'Esposizione agraria di Teramo. Con Decreto ministeriale del 12 marzo 1889 fu nominato Membro della Commissione reale di viticoltura ed enologia per la provincia di Teramo. Fu onorato dalla calda amicizia del senatore De Vincenzi, che l'apprezzava per la sua coltura e nella casa del De Vincenzi più volte ebbe rapporti con Ruggero Bonghi, Silvio Spaventa e il prof. Tommasi. Ebbe molti attestati di lodevole servizio. Fece parte di commissione per l'esame dei libri di testo. Nelle conferenze pedagogiche tenute in Teramo nel settembre 1883 fu relatore del tema: «Lingua e grammatica». Fu sottotenente della Guardia Nazionale. Conciliatore per molti anni. Componente la Cassa di Prestiti e Risparmi, la Congrega di carità e Vice-Direttore della Società di Mutuo Soccorso, Presidente del Patr. Scolastico. Tre anni or sono fu nominato Cavaliere della Corona d'Italia, come benemerito dell'istruzione popolare e godeva ora il meritato riposo dopo quarantasette anni di indefesso e ininterrotto lavoro, sognando l'avvenire prospero e ridente dei suoi bravi giovani figli ai quali egli lascia una larga eredità di virtù civili e domestiche ed un nome intemerato, contento e soddisfatto come può esserlo l'uomo che ha la coscienza di avere speso tutta la sua vita nell'esercizio dei propri doveri. Martedì si fecero i funerali che riuscirono quali mai non si ricordano, degni dell'uomo scomparso. Sulla porta della chiesa che, durante i sacrifici espiatori fu sempre piena di popolo commosso, si leggeva la seguente epigrafe dettata dal Prevosto De Luca: Funebri — Per il Cav. Prof. Antonio Monticelli — Giovani — Accorrete a spargere i fiori della gratitudine — Sulla bara del Maestro venerando — Cittadini
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