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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
pastore, Civitella Casanova (3-11-1912) [Inizio Voce]ricognizione non tornò più. Le guardie forestali udirono a molta distanza le voci d'alterco; ma per l'ora tardi e per la nebbia non se ne curarono. Quasi certamente il vecchio pastore, ch'era violento di atti e di parole, avrà con brutte maniere insultato gli uccisori. Questi avranno risposto ed allora sì sarà impegnata la zuffa finita col l'uccisione del vecchio a colpi d'accetta. Il cadavere dell'ucciso però non è rimasto sul luogo, ma dagli uccisori è stato asportato e precipitato in un burrone inaccessibile denominato «Bocca dell'inferno». Questo scempio del cadavere è dovuto agl'istinti sanguinari ridestatisi in tutta l'atavica ferocia negli uccisori o alla speranza di far scomparire le tracce del delitto? Noi propendiamo per la seconda ipotesi perchè la prima ripugna troppo al nostro animo mite. La sera, ad un'ora di notte, la moglie dell'ucciso aspettava inquieta il ritorno del turbolento marito. A due ore di notte ella mandava in esplorazione il figlio adolescente ed un altro ragazzo. Questi andarono ed al chiaro di luna trovarono le sole vacche. Tornarono di corsa a riportare la nuova e la povera vedova allora, presentendo la disgrazia, mandava una comitiva le cui ricerche non approdarono a nulla. Il 29 corrente, a mattina inoltrata, fu fatta la scoperta macabra. Il corpo, precipitando, s'era sfracellato. La scatola cranica ed il cuoio capelluto erano stati completamente asportati e le cervella erano andate disperse. Il morto era irriconoscibile ed orribile!... I carabinieri di Civitella sotto la guida sapiente del loro maresciallo si recarono sul posto per le opportune indagini e procedettero a diversi arresti. Ieri alla presenza di due medici e delle Autorità Giudiziarie il cadavere fu risalito colle funi e riportato a Celiera. Le indagini per scovrire gli autori
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