[Elenco dei Nomi]

(...segue) Profico Giuseppe
pastore, Civitella Casanova (3-11-1912)

[Inizio Voce]


dell'efferato delitto proseguono attivamente e già altri arresti sono imminenti. Facciamo l'augurio che l'orrore per questo selvaggio omicidio valga a far rinsavire i forsennati perturbatori dell'ordine e ad indurre le autorità Giudiziarie a tagliar netto una buona volta su una lite che ha fatto tante vittime. (14-11-1912) — Omicida confesso — Civitella. 12-11 — Gli arrestati per l'omicidio brutale di Celiera sono Pomposo Benedetto e Marchioni Raffaele. Gli arresti furono eseguiti con finissimo intuito dal maresciallo di Pietrantonio Giuseppe comandante la Stazione di Civitella Casanova. Egli con vero fiuto volpino ha saputo scovare gli autori o, com'è probabile, l'autore dell'atroce delitto. Gli arrestati si sono mantenuti sulle negative; ma, dopo le abili e stringenti domande del maresciallo sudetto, uno di essi, il Pomposo, ha confessato d'avere ucciso e di essere stato solo nell'uccidere il Profico. Secondo la confessione del reo il vecchio, che, come dicemmo, sorvegliava indefessamente i confini della montagna contesa, nella sua ricognizione del 27 ottobre trovò la figlia adottiva di Pomposo Benedetto a pascolare sui pretesi tenimenti di Celiera. Il Profico allora cominciò a lapidare la pastorella e gli animali per ricacciarli al di là dei confini. S'intende che accompagnava il lancio delle pietre con villanie pronunziate con vociaccia roboante. Il Pomposo, che lavorava a qualche distanza, udendo le parole del Profico e gli urli disperati della sua figliola, accorse con tutta sollecitudine. Arrivato sul posto rimproverò, com'era naturale, l'inferocito vecchio e siccome questi tentò colpirlo parecchie volte reagì, collo stesso mezzo. Il Pomposo è un uomo in piena virilità, ha 42 anni ed è molto robusto. Una pietra lanciata da lui colpì il Profico nella regione

(segue...)