[Elenco dei Nomi]

(...segue) Caponetti Angelo
avvocato, Roma (20-2-1913)

[Inizio Voce]


e i volenterosi, manca Angelo Caponetti, che all'appello non risponderà, mi si stringe il cuore, e soffro con l'anima popolare, che non mente, che ama, e piange chi seppe di un raggio di sapienza illuminarla e accenderla: tanto più dolce, quanto più lontano... (Giovanni De Caesaris) — Come fulmine, mi è giunta da Roma, la notizia della scomparsa del mio diletto amico, Angelo Caponetti, a soli 38 anni di età. Triste assai è il destino di chi scende nella tomba, mentre s'aprono davanti a lui giorni luminosi di speranze e di vittorie. Angelo Caponetti di Penne, nato da famiglia nella quale il patriottismo costò il patibolo al suo glorioso antenato, Antonio, aveva nel cuore e nella mente i raggi del sole abruzzese, di cui la espressione era data dagli occhi suoi, lucidi e sereni: egli era dell'Abruzzo uno delle più vive, delle più fervide energie di mente e di cuore. Un'amicizia, più che fraterna, di 20 anni e più, mi legava a lui e non posso, rievocando i ricordi affettuosi dell'anima sua, trattenermi dal piangere; fra i tanti fui io che lo spinsi a prendere stabile dimora a Roma per esercitare l'avvocatura nella quale, in pochi anni, divenne maestro e signore. Era così delicato, così irresistibile nel penetrare nelle anime colla semplicità della sua modestia che faceva accettare, senza rincrescimento, la superiorità del suo spirito. Qui stava forse la essenziale caratteristica di Lui. Egli aveva senza dubbio un fondamento largo di qualità eminenti: vasta coltura e moderna, intelligenza rapida e aperta, laboriosità esemplare, visione chiara e risoluzione pronta, ma il coefficiente decisivo che tali qualità fecondava e trasformava in potenza dominatrice, era il fascino sottile e avvincente, che da lui emanava: al quale nessun animo resisteva. Fascino naturale e spontaneo per

(segue...)