[Elenco dei Nomi]

(...segue) Tanzii Cesare
avvocato, politico, Teramo (9-3-1913)

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alcuno, anche nella veemenza più intensa della discussione. E come fu signore sovrano nei modi, così serbò incontaminato l'animo suo nell'esercizio della sua nobile missione. Egli non conobbe che fosse istrionismo, ciarlataneria, mania di subiti guadagni. Non cercò cause, molte invece rifiutò perchè non gli parve che, trattandole, la sua coscienza potesse essere tranquilla. E quale nella vita professionale, tale fu nell'esercizio della vita pubblica e nel santuario della famiglia. Consigliere comunale, provinciale, presidente della Deputazione, fu sempre equanime, sempre sereno, sempre ispirato dal desiderio acuto del pubblico bene. Ed in tutti gli uffici che coprì, onorandoli, portò il sentimento profondo del dovere e della giustizia, rimanendo sempre al di sopra ed al di fuori di ogni passione di parte. Marito e padre impareggiabile ebbe della famiglia culto quasi religioso. Pareva, tra le pareti domestiche, uomo di altri tempi, quasi patriarcale. E tra i suoi profuse il tesoro inesauribile della sua infinita bontà. E fu buono con tutti, e forse, in talune circostanze, in modo eccessivo, da parer debole. Anche quando ebbe divergenze con altri, non seppe che fosse odio, che fosse rancore, e nel fondo della sua coscienza sentiva ancora di voler bene a coloro dai quali era, in apparenza, diviso. Non ebbe quindi nemici, e tutti lo circondarono della più tenera e filiale affezione, della più simpatica reverenza. Da più tempo si era ritirato dall'agone penale e viveva tra lo studio sereno e l'adorazione della famiglia; e sebbene la sua salute fosse minata, pure appariva ancor vegeto e tale da non dover far presagire prossima la sua fine. Ed ora che questa è venuta, a noi non rimane che piegar, piangendo, la testa dinanzi alla salma di un uomo che fu maestro di sapienza e di

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