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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
avvocato, politico, Teramo (9-3-1913) [Inizio Voce]rettitudine austera e serena, con l'unico, ma, per i buoni, supremo conforto che egli vive vivrà eterno e nella nostra memoria. (F. Campanella – Luigi Paris) — I funebri — I nostri voti, i nostri auguri del passato numero sono stati cosa vana, ché Cesare Tanzii il tre corrente chiudeva per sempre gli occhi, lasciando i suoi nel dolore più crudo. Il giorno cinque si celebrarono i solenni funebri. Nel fronte della Chiesa dello Spirito Santo, ove era stata deposta la salma, si leggeva la bella epigrafe dettata dal prof. Luigi Savorini: — Questi — che pur ieri alle infaticate opere intento — qui gelida salma — posa consolata di pianto — fu il cav. Cesare Tanzii — Presidente del Consiglio di Disciplina — nel Foro teramano — Uomo di probità antica — equanime, mite e di spirito eletto ed austero — dolcezza e presidio ai suoi cari — giureconsulto celebrato per geniale dottrina — d'ogni causa onesta e giusta — difensore patetico e fecondo — tra gli amplessi della famiglia tenerissimi — e la riverenza dei concittadini — si spegne — per rivivere esempio di virtù — nei memori cuori — N. a S. Omero il XIV febb. MDCCCXLII — M. a Teramo il III marzo MCMXIII — Alle undici il lungo corteo si mosse. […] Seguivano il carro, magistrati, avvocati, professori, i funzionarii, ed una fila interminabile di cittadini d'ogni classe. Un plotone di guardie civiche faceva servizio d'onore. A Porta Madonna furono letti i discorsi funebri tra l'attenzione reverente del pubblico. — Discorso del comm. De Petris — Farò come colui che piagne e dice! E non altrimenti, che intessendo le mie parole con le lacrime più amare, col rimpianto più profondamente sentito, io potrei dire di lui, di Cesare Tanzii, la cui salma è dinanzi a noi per ricevere l'estremo saluto, che devono tributarle quanti
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