|
L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
maestra elementare, Castelli (7-12-1913) Castelli 5-12 — (Ec.) Il 2 dicembre, colpita da breve malattia, cessava di vivere in Castelli la buona signora Filomena De Rentiis vedova Nicodemi quando pareva che il suo forte organismo le dovesse permettere, almeno ora nella vecchiaia, un lungo periodo di pace e di gioia, ora che appieno poteva sentirsi contenta dell'opera compiuta in tutta una vita di dolori. Teramana di nascita, venne a Castelli come maestra elementare e tutta sè stessa dedicò nell'insegnare, nell'educare a quel modo che sapevano fare certi maestri di vecchio stampo, i quali, senza binario di regolamenti, giungevano meglio a perfezionare i propri allievi. Ma la classe magistrale non godeva allora garenzie o privilegi e la povera maestra peregrinò dalle scuole del capoluogo a quelle delle frazioni, senza che le fosse alfine consentito di entrare in pensione, per soli due anni di servizio che avrebbe potuto benissimo compiere circa venti anni or sono. Nella famiglia ebbe più gravi tribolazioni perchè rimase vedova dopo pochi anni di matrimonio e, con scarsissime risorse, dové lungamente e duramente lottare contro l'avverso destino per sollevare i propri figli. E da sola vinse. Ai figli, che sono ora valorosi distinti professionisti, il rev. can. don Augusto Nicodemi abate di Castelli, il dott. Guido Nicodemi, veterinario in Notaresco, e signorina Elodia, sia di gran conforto il plebiscito d'affetto che l'intero paese ha tributato alla salma venerata della madre loro.
|