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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
Roma (21-5-1914) Pianella 16-5 — (L. G.) A Roma, dov'egli dimorava, la mattina dell'11 corrente cessò di vivere il Marchese Gesualdo De Felici Del Giudice. La notizia ferale produsse viva impressione in paese: per quanto il Marchese De Felici venisse molto di rado a Pianella, pure l'attaccamento di questo popolo alla nobile famiglia non era mai venuto meno, ed in ogni occasione esso l'ha sempre dimostrato. Gesualdo De Felici, per lungo volgere di anni, ebbe parte attivissima sulla vita pubblica pianellese: egli dette opera efficace per il progresso del suo diletto paese, ed anche quando le circostanze della vita lo condussero lontano da questa residenza, non dimenticò mai i cittadini, e questi non fecero mai invano appello alla generosità, alla filantropia della famiglia De Felici. Il dolore di Pianella quindi non poteva non essere immenso nell'apprendere la morte, in età non ancora tarda, del distinto gentiluomo. E questo dolore è stato espresso nella forma più solenne mercoledì scorso, allorché la salma giunse qui per essere tumulata nella cappella gentilizia di Santa Lucia. Tutto il popolo, senza distinzione di classi e di partiti, volle presenziare i funerali, e le lagrime che noi vedemmo scorrere su molti volti attestarono eloquentemente della sincerità, della spontaneità del cordoglio di questa cittadinanza. E noi ci auguriamo che tanto grande dimostrazione sia riuscita di conforto alla nobile Marchesa Silvina Olivieri De Felici ed al figliuolo suo Marchese Luigi, giacché essa era omaggio doveroso all'illustre estinto e segno di affetto e di attaccamento al congiunti. [...] Il paese era tutto parato a lutto: chiusi i negozii, chiuse le finestre delle case, sulle mura le striscie con la scritta Lutto cittadino. Il Municipio aveva fin dal mattino pubblicato un nobile manifesto. [appr.]
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