[Elenco dei Nomi]

(...segue) De Marco Gustavo
avvocato, politico, Teramo (10-2-1916)

[Inizio Voce]


anni nella Amministrazione di Emidio Cerulli, curò, tra tante cose, la trasformazione del Convento di S. Carlo in palazzo di Giustizia. Pose due volte la sua candidatura politica, conseguendo in una votazione a scrutinio di lista larghissimi suffragi, rimanendo escluso per poco dal numero legale. Ed in ordine ad esse narrava, con spirito finissimo, agli amici aneddoti graziosi delle sue disavventure politiche e ne rideva con amabile scetticismo. Padre e marito affettuosissimo, pochi, come lui, ebbero un culto così ardente per la famiglia. Amò i figli come pochi hanno mai amato. A distanza di molti anni, se per avventura anche in mezzo agli amici, nelle ore di allegra spensieratezza, tornava colla memoria ai suoi cari perduti, al suo Gaetano, alla sua Retina, gli occhi gli si riempivano di lagrime e doveva fare forza a sè stesso per non piangere come un fanciullo. Amico buono e fedele, conversatore amabile e pieno di spirito, nei ritrovi pubblici e privati la sua presenza era desideratissima; con lui si passavano delle ore che si voleva non trascorressero mai. Da più anni un male lento, insidioso ne minava l'esistenza. Si vedeva rade volte nelle aule del Tribunale attraverso le quali, nella sua gagliarda maturità, era passato dominando. Declinava anche nella persona ed incedeva grave, lento, senza il consueto sorriso sulle labbra, senza il lampo penetrante e vivace negli occhi. In questi ultimi tempi faceva pena, strazio a vederlo, specie a chi, come a colui che scrive, gli era stato vicino e con lui aveva combattuto non poche battaglie nelle aule di Giustizia, lieto del suo affetto e della sua approvazione. Ed ora che è passato lascia di sè vivissimo desiderio negli amici, nome onorato nel Foro, ed un esempio fulgido di decoro e dignità professionale alla nuova generazione

(segue...)