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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
medico, politico, Castiglione Messer Raimondo (5-3-1916) [Inizio Voce]giovanissimo, nella Università di Napoli, diede prove luminose di svegliato e poderoso ingegno e di intenso amore agli studi severi della clinica, nella quale volle perfezionarsi, entrando come assistente nello studio del Prof. Cantani, che lo ebbe molto a cuore. Da questo studio trasse così soda coltura scientifica, che aggiunta agl'insegnamenti illuminati ed amorevoli del Prof. Paolucci, gloria vivente della Medicina Italiana, che lo amò prima come il prediletto dei discepoli e poi come il migliore dei fratelli, servì a metterlo in posizione elevata presso i colleghi tutti che lo stimavano per i suoi meriti non comuni e presso i pazienti che con fiducia cieca a lui ricorrevano. Ritiratosi, per affetto ai genitori, nella sua terra natale, esercitò infaticabilmente la sua professione in quasi tutti i paesi della Provincia; e fu ricercatissimo ed amatissimo dai poveri e dai ricchi per la sua specchiata onestà e bontà, e perchè prodigava a tutti ogni sorta di affettuose attenzioni e di zelanti cure, sacrificandosi fino all'eroismo. Il nostro popolo, dolorosamente turbato da tanto grave scomparsa, non dimenticherà giammai il proprio fedele amico di tutte le ore, il consigliere savio di ogni difficoltà, il soccorritore vigile in tutte le sventure. Nelle molte cariche pubbliche comunali e provinciali portò sempre il contributo del suo poderoso e proteiforme ingegno: dovunque risplendesse la luce di alti ideali, dovunque chiamasse la voce del dovere e del dolore, lì era sempre il suo posto. Eppure dopo 30 anni di assiduo ed onoratissimo lavoro, quest'uomo che ebbe campo di lenire tanti dolori e sovvenire tante miserie, non potè chiedere alla scienza, con tanto amore coltivata, un lenimento a la crudele malattia, ribelle alle cure sapienti del Prof. Paolucci e di tanti
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