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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
sacerdote, Torricella Sicura (5-5-1918) [Inizio Voce]e il sindaco del comune sig. Luigi Biocca, che fu fortunato, poiché una palla gli passò solo fra la lunga e candida barba. Poi si avviò verso la frazione Piano, ove era la sua casa; ma avendo incontrato per via il muratore Antonio De Paulis lo feriva non gravemente con colpi di revolver. Giunto a casa abbracciò e baciò le sue due sorelle, dicendo loro: addio, chè non ci rivedremo più! - e scomparve nella campagna. Si rinuncia a descrivere il senso di terrore che invase Torricella Sicura. Mentre echeggiavano distintamente gli spari, tutti si erano chiusi in casa; a pericolo scongiurato, tutti furono sulla strada, lamentando a voce alta i gravi fatti, e cercando di aiutare i feriti. Dopo molto cercare, fu trovato il povero don Nicola. Ricondotto subito a casa ed adagiato sul letto, accorsero i medici Censoni e Capuani, i quali constatata la gravità delle ferite, dissero che bisognava trasportare il paziente all'ospedale di Teramo. Fu telefonato per avere la lettiga, e quando questa giunse, vi venne adagiato il povero abate. Nell'ospedale di Teramo furono subito pronti il dott. Cav. Urbani Camillo, il dott. Urbani De Nigris, il dott. cav. Paris, il dott. Censoni; ma tutte le cure più premurose furono vane, ché il povero e caro don Nicola Pompei si spense tra il cordoglio più vivo dei sanitarii, del personale dell'ospedale e degli amici presenti! Il lunedì seguente la salma fu riportata a Torricella Sicura, e dall'ospedale fin fuori la città venne accompagnata da numeroso stuolo di amici e di conoscenti, e maggiore sarebbe stato l'omaggio per l'ottimo e giovane sacerdote, qui conosciutissimo, se si fosse saputo l'ora dell'accompagnamento. Fuori Porta S. Giorgio diede l'estremo vale alla salma il sac. Gaetano Cicioni con la parola commossa. Le esequie celebrate in Torricella
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