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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
farmacista, politico, Collecorvino (5-5-1918) Collecorvino 2-5. — Il giorno 23 testé scorso aprile si spegneva in Collecorvino una egregia persona, un simpatico professionista: Luigi Stagioni, che da molti anni era farmacista nel comune. In quell'istesso giorno moriva in Loreto la cognata di lui, la signora Regina Cianfrioli-Stagioni, di cui il Corriere nel passato numero ha detto il meritato elogio funebre. La malattia, che ha portato alla tomba il caro don Luigi, è stata brevissima. Appena fu nota in Spoltore alla famiglia di quell'egregio segretario sig. Angelo Sabatini, cognato dello Stagioni, questa andò subito. L'infermo nel rivedere i suoi cari si sollevò, ma poche ore dopo inaspettatamente morì. Quando la sera arrivò il sig. Angelo Sabatini non trovò che il freddo cadavere del cognato. I funerali resi alla salma del cittadino egregio furono solennissimi! Municipio al completo, Scuole, popolo numeroso! Trascrivo i due discorsi letti dal dott. Cicoria Silvestro e dal dott. Gentile. Disse il cav. Luigi Gentile: — Signori, come le foglie d'autunno, così scompaiono l'una dopo l'altra le più forti e vigorose esistenze. L'albero della vita si spoglia dei suoi migliori germogli e dei tronchi più vigorosi. Ieri, con solenne cordoglio, deponevamo nella tomba le spoglie di un suo caro nipote appena trentacinquenne; oggi accompagniamo all'ultima dimora il feretro dello zio che l'adorava, di Luigi Stagioni. Ieri lacrimavamo la perdita di una forte e promettente giovinezza; oggi piangiamo la scomparsa quasi repentina di una vecchiezza vigorosa che prometteva ancora tanta messe di buone opere per la famiglia, per l'umanità, per la Patria. Luigi Stagioni, o Signori, improntò la sua vita ad un'alta concezione di giustizia e di bontà. Era aspirazione dell'anima sua
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