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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
avvocato, politico, Teramo (3-11-1918) [Inizio Voce]non lievi, mostrando così con i fatti che senza scosse e sopraffazioni le Pubbliche Amministrazioni debbono di conserva ed armonicamente agire per il maggior bene della collettività. Questa, a brevi tratti, la figura dell'avv. Zeferino Tanzi che scompare dai consigli della Provincia; e però vivo sarà il rimpianto per la sua perdita immatura. Ed a nome di essa porgo a lui l'estremo commosso saluto. — Seguì il cav. Tripoli per l'amministrazione della Congrega: Consentite, Signori, che in nome della Congrega di Carità, di cui il diletto Estinto era illustre e beneamato Presidente, io, porga l'estremo saluto a Zefirino Tanzi rapito, tanto immaturamente, al nostro affetto, e quando dal suo consiglio, dal suo senno, dal suo attaccamento verso tutte le istituzioni cittadine, molto ancora aspettava il paese di cui era ornamento e decoro. Sollevato a capo della nostra Congrega di Carità, dapprima in qualità di Commissario Regio e poscia in quella di Presidente, resse l'importante Istituto con mano ferma, con energia fattiva, e con sapienza incomparabile riuscendo ad accrescere il patrimonio dell'Ente attraverso tempi difficilissimi e calamitosi. Riformò organici, istituì la Farmacia notturna, il luogo di pronto soccorso, eresse fabbricati nuovi richiesti dal maggiore incremento degl'Istituti Pii e dal decoro della Congrega. Iniziò e condusse a buon porto fin'ora la rivendicazione del patrimonio lasciato dal Compianto nostro concittadino Giacinto Ciotti, e con le memorie da lui dettate per questa causa elevò a sè monumento durevole di sapienza giuridica ammirata anche da suoi avversarii. La morte lo ha colto nell'atto che combatteva una giusta e santa battaglia e gli ha tolto di vedere coronati i suoi sforzi generosi col trionfo della Congrega che è il trionfo dei poveri
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