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Barnabei Giovanni Basciano (31-7-1921) Il giorno 22 del corrente mese si è spenta in Basciano la cara esistenza di Giovanni Barnabei dopo una vita di lunghe sofferenze serenamente sopportate con la serenità dei forti. Se è vero - come dice il poeta di «Consalvo» - che sempre stringe / All'uomo il cor dogliosamente, ancora / Coll'estranio sia, chi si diparte, e dice / Addio per sempre... per la morte di Giovanni Barnabei, al quale tanti vincoli tenaci ci legavano, il più fiero dolore s'impadronisce di noi, un nodo ci serra la gola, una lacrima appare sul nostro ciglio, e nella mente e nell'animo nostro si suscita un tumulto di cari ricordi ed affetti imperituri. E ripensiamo commossi alla grandezza e alla crudeltà della disgrazia, che spezzò la forte ala del suo ingegno, il quale gli avrebbe sicuramente permesso di raggiungere i fastigi più ambiti nella scienza e nella vita sociale; ripensiamo alle grandi tempeste, che dovettero scuotere il suo animo tenace, allorché si accorse, la prima volta che i sogni, i progetti e le aspirazioni della sua giovinezza fiorente erano destinati a ridursi in polvere, e che la sua vita sarebbe stata come una notte senza stelle; ripensiamo con ammirazione sconfinata alla vittoria, ch'egli seppe riportare su sé stesso, dominando le sue sofferenze, i suoi dolori, e preparandosi con essi una specie di letto morale, su cui è rimasto adagiato per più di 20 anni, sempre tranquillo, padrone di sè e talvolta sorridente! — Giovanni Barnabei nacque in Castelli il 17 maggio 1858, e nella sua fanciullezza fu avviato all'arte della pittura sulla maiolica, che in appresso, quando cioè abbracciò gli studi sotto la guida del fratello Felice, sempre coltivò nei riposi estivi, dando prova di abilità e genialità non comuni. Dei suoi dipinti una Madonna col (segue...)