[Elenco dei Nomi]

(...segue) Barnabei Felice
insegnante, archeologo, deputato, Roma (4-11-1922)

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Inghilterra per visitare l'Esposizione Internazionale di Londra, dove dal generale ungherese Ernesto Haugh fu presentato al grande esule Giuseppe Mazzini. L'incontro avvenne pochi giorni prima del fatto di Aspromonte (29 agosto 1862) ed in quella occasione il Mazzini s'intrattenne anche intorno all'impresa di Garibaldi coi sensi della più viva simpatia. Terminati gli studi universitari, Felice Bernabei, insegnò a Napoli latino e greco nel Liceo Vittorio Emanuele. In un anno in cui il Ministro stabilì di assegnare un premio a quel professore secondario che avesse fatto il migliore lavoro in occasione della festa dall'Istituto e del Liceo, il premio fu assegnato al Barnabei, per il lavoro il cui tema gli fu suggerito dal preside Ippolito Amicarelli, cioè sopra Alessio Simunaco Mazzocchi e gli studi di lui sulle Tavole di Eraclea. Quando Ruggero Bonghi si propose di riparare in Roma, capitale d'Italia, allo stato deplorevole in cui era l'amministrazione per le antichità del Regno, istituì la Direzione Generale dei Musei e degli Scavi e chiamò a capo dell'Ufficio l'illustre e dotto Giuseppe Fiorelli, il quale nominò Segretario il Barnabei. Lungo sarebbe l'accennare solamente alle difficoltà contro le quali il Barnabei dovette lottare per riuscire a dare carattere italiano alla nuova amministrazione fondata dal Bonghi. Contro la nuova amministrazione manovrava una forte coalizione di clericali, di municipalisti e di forestieri specialmente tedeschi, che con l'Istituto germanico stabilito sul Campidoglio, avevano assunta la più alta giurisdizione sopra tutto ciò che riguardasse l'Archeologia in Roma, ossia nell'Italia. Felice Barnabei ha rifatto questa storia in un articolo pubblicato nel Musem, bollettino della Repubblica di S. Marino (Anno 1. N. 1, 1917) col titolo; «Le pubblicazioni

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