[Elenco dei Nomi]

(...segue) Barnabei Felice
insegnante, archeologo, deputato, Roma (4-11-1922)

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Barnabei, del quale tanto lamentiamo la morte, con animo commosso riproduciamo i discorsi che nella recente tornata del Consiglio pronunciarono il Presidente comm. Luigi Paris e il Consigliere Ettore Celli, compaesano dell'Insigne Scomparso, onore e vanto della nostra Provincia. — Il Discorso Paris — Onorevoli Colleghi, Con animo commosso, con riverenza di discepolo e con affetto di amico commemoro Felice Barnabei in questo Consiglio, che concorse ai mezzi per la sua educazione e può oggi vantare il merito di avere assicurato alla Patria i copiosi frutti dell'alta mente, largitagli da natura. Nel pomeriggio del 29 decorso ottobre a Roma, in Via Ulpiano, nel suo studio, di fronte alla gran mole del palazzo di Giustizia, aveva appena finito di correggere le bozze del Bollettino degli «Scavi di Antichità» che, repentinamente passò di vita come il giusto, senza fisiche sofferenze e senza affanni per il distacco dagli affetti della diletta Consorte e della sua adorata unica figliuola Margherita, specchio del suo viso e dell'anima sua. Il dolore di averlo perduto riesce per tutti tanto più acerbo quanto meno l'energia della sua mente risentiva la caducità degli anni e quanto maggiormente su lui si sperimentò la malignità degli uomini, che non seppero onorarlo come meritava. Ed oggi il rimpianto potrebbe sembrare cosa vana, se non fosse ormai dall'esperienza accertato che le fame usurpate sono derise dalla storia, ove «è silenzio e tenebre» «la gloria che passò» ed invece nella storia rivivono immortali per vera gloria coloro che con la virtù e la fiaccola del sapere guidarono gli uomini nell'erta faticosa del progresso. E tal cosa avverrà per Felice Barnabei. Fu multanime: letterato, storico, artista, archeologo, epigrafista. Giovanetto dipinse sulle maioliche con tale

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