Pagina (79/97)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      - E tu ardisci dire simili ingiurie ad un padre?
      - Padre!... Lo siete di nome soltanto.
      - Io ho cercato sempre il tuo bene. Ti ho posta in convento per assicurarti l'esistenza, per toglierti dalle seduzioni...
      - Per carità!... allontanatevi!... direi ciò che non voglio dire...
      E mi ritirai.
      Poco dopo fui fatta chiamare dal cardinale che appena vedutami atteggiò i labbri ad un infernal risolino. - Le emozioni continue mi avevano alterato siffattamente il sistema nervoso, da rendermi incapace fino di reggermi in piedi. Era in uno stato da far compassione,
      - Voi volevate fuggire, non è vero?
      Io non risposi, nè alzai lo sguardo da terra.
      - Spero che ora vi sarà passata la mania di tentare una fuga?
      Seguitai a tacere.
      - Qui sarete più guardata, avrete meno libertà, rarissimi divertimenti..., la regola è molto più severa... Vedete? Anzichè un bene, voi vi siete scavato un malanno peggiore.
      - Per me non trovo differenza tra questo o quel lungo. Un chiostro era quello - un chiostro è questo. In ambedue si vegeta, in ambedue si vive di una vita priva di ogni speranza.
      - Vi esaltate troppo. Non vedete quante femmine vivono nei chiostri, senza smaniare, senza lamentarsi come voi? Invece elleno, sono contente, felici, ed allegre.
      - Se l'anima vostra fosse capace di nobili e generose aspirazioni, non parlereste sì beffardamente dell'abbietezza in cui gemono tante donne, strappate barbaramente alla famiglia, alla società.
      - Dove avete appreso, signora, tanta logica, tanta filosofia?
      - Dove voi avete appreso l'arte dell'inquisitore e del carnefice.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

I Nuovi Misteri del Chiostro Napoletano scritti da un'ex monaca e pubblicati dall'abate **
di Anonimo
Tip. Guigoni
1871 pagine 97