Per esempio la prigionia del Contrabbandiere di Tabacco non dev'essere comune con quella del sicario, o del ladro, e i lavori del primo limitati al travaglio, e servigio della Regalìa medesima, che ha voluto defraudare, saranno i più conformi alla natura delle pene.
Dei debitori.
La buona fede dei Contratti, la sicurezza del Commercio, costringono il Legislatore ad assicurare ai creditori le persone dei debitori falliti, ma io credo importante il distinguere il [pag. 89] fallito doloso dal fallito innocente; il primo dovrebbe esser punito coll'istessa pena, che è assegnata ai falsificatori delle monete, poichè il falsificare un pezzo di metallo coniato, che è un pegno delle obbligazioni de' Cittadini, non è maggior delitto, che il falsificare le obbligazioni stesse. Il fallito innocente dovrebbe esser custodito come un pegno dei suoi debiti, ovvero adoperato nelle opere sue in isconto, ma nutrito, ed alimentato da' creditori medesimi. Questo è il solo caso, in cui la remissione della parti offese può assolvere dalla pena della prigione, la quale è piuttosto un oggetto privato, e civile, anzi che criminale.
Asili.
Mi restano ancora due questioni da esaminare: l'una, se gli Asili sieno giusti, e se il patto di rendersi fralle Nazioni reciprocamente i rei sia utile, o no. Dentro i confini di un paese non dev'esservi alcun luogo indipendente dalle Leggi. La forza di esse seguir deve ogni Cittadino, come l'ombra segue il corpo. L'impunità, e l'Asilo non differiscono, che di più, e meno, e come l'impressione della pena consiste più nella sicurezza d'incontrarla, che nella forza di essa, gli Asili invitano più ai delitti di quello, che le pene non allontanino.
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