Sarebbe dimostrargli un'indifferenza scortese.
Non deve abusare della sua compiacenza offrendolo troppo per cavaliere alle signore che non hanno chi le accompagni, tanto più se la signora a cui lo offre non può ispirarle nessuna gelosia.
Se crede di poterlo fare senza dargli noia, potrà dire: "Mio marito avrà il piacere di accompagnarla." Ma lascerà a lui la libertà d'insistere più o meno su quell'offerta. Nulla è più ridicolo di quelle mogli che dispongono così del marito come d'una proprietà e ne fanno il cavalier servente di tutte le signore che non ne trovano altri.
Dovrà pure evitare di dargli certi consigli:
Dà il braccio alla signora Tale.
Oppure a tavola:
Versa da bere alla tua vicina.
Avvisi salutari, senza dubbio, ma che fanno supporre che quella signora sia avvezza a vedere il marito mancar di cortesia, e perciò si creda in obbligo di suggerirgli le cose più elementari.
Qualche volta dovrà farlo, se vede una vera mancanza; ma avrà cura di volgere la cosa in ischerzo, mettendola sul conto della distrazione e mostrandosene abbastanza stupita per non lasciar credere che quello sia il modo abituale con cui il suo marito tratta le signore cominciando da lei. Sarebbe quanto dire: Vedono che zotico ho sposato! Se non foss'io, ad insegnargli la creanza!
Se una signora, entrando a far visita in una casa, vi trova suo marito, dovrà salutarlo porgendogli la mano, subito dopo aver salutati i padroni di casa e le altre signore, e prima d'ogni altro uomo.
Se lui arriva in campagna o ai bagni dopo un certo tempo di separazione, e lei si trova ad accoglierlo alla presenza di altre persone, non eviterà per questo di corrergli incontro e di abbracciarlo; se non lo facesse mostrerebbe di vergognarsi di dargli una dimostrazione d'affetto.
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Vedono
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