E avvenne il rovescio di ciò che era avvenuto: quel popolo diventò conquistatore e gli altri rappresentarono il sentimento nazionale; e come la Francia resistette all'Europa coalizzata, vedemmo la Spagna resistere a Napoleone, vedemmo la Germania sollevarsi tutta, studenti, filosofi, letterati, poeti - e difendere il suo territorio contro i Francesi. Tutti questi fatti arricchivano il mondo moderno del nuovo sentimento di nazionalità.
Il sentimento dell'unità nazionale in Italia, come complemento della libertà e dell'uguaglianza, si era sviluppato fin da che i Francesi aveano passate le Alpi promettendo libertà agli Italiani, e repubblica. Abbiamo un monumento importantissimo di tal fatto, e che forma un'altra corona di Ugo Foscolo. Vi ricordate di quel generale Championnet che venne a Napoli quando vi fu proclamata la Repubblica partenopea, e dopo il tremendo eccidio della Santa Fede fu costretto a ritirarsi verso la Francia. Quando egli giunse nell'Italia superiore, Ugo Foscolo che allora era soldato, militando come tanti altri Italiani nell'esercito francese, scrisse quella celebre lettera a Championnet, nella quale diceva: - Volete vincere? Proclamate l'unità d'Italia e tutti gl'Italiani saranno con voi - . Il generale sorrise della lettera, scritta da un giovane. Ma quella fu come il primo filo della storia del nostro riscatto nazionale. Quei sentimenti si erano sviluppati con tanta forza in Italia, che quando Napoleone volle conciliarsi gl'Italiani, trasformò la Repubblica Cisalpina in regno, il quale, quasi a promessa di maggiori cose, chiamò Regno Italico, e permise che vi fosse un esercito italiano e un parlamento.
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