E quando divien difficile guarir la pazzia? Quando il demente trovasi confinato nel suo mondo imaginario dalle circostanze stesse che accompagnano la pazzia. Così l'allucinazione è funesta, perchè usurpando il luogo della realtà, mantiene il falso ritmo; e una falsa realtà tien viva di continuo una falsa vita.
Riesce difficile il guarire la mania raziocinante, quella che s'ingolfa nelle materie religiose e filosofiche: ed è che in essa la realtà, l'evidenza del fatto manca; il pazzo non trova ostacoli per trascorrere negli abissi dell'errore, la rivelazione degli esseri non può rettificare il falso sviluppo della rivelazione vitale.
Anche la follìa determinata dalle cause organiche, dai vizi della conformazione del cranio o da un organismo generatore di accessi intermittenti, è malagevole a guarire: nel fatto, in qual modo rettificare un ritmo mistico radicalmente falsato nel suo apparecchio organico?
Qualche volta la pazzia eccita le facoltà, e presta al demente alcune doti che svaniscono quando risana. Nulla di più naturale. Il genio non è nell'intelligenza, dipende dall'ispirazione, dalla poesia, dagli istinti, dall'irradiazione della vita interiore. L'irritazione del sistema mistico potrà dunque produrre i fenomeni che simulano i caratteri del genio. D'indi le astuzie dei maniaci, la sagacia de' monomani, la momentanea elevazione d'alcuni alienati; il ritmo vive, sopravvive nel pazzo: è falsato, corrisponde ad un mondo che non è il nostro, ma corrisponde ad una realtà fantastica in cui si riproducono travisati tutti i fenomeni del mondo reale.
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