Sauio per lettera, e matto per natura.
Sette cose pensa l'asino, & otto l'asinaro.
Sanità sanità, che ogni tempo viene.
Se saranno rose fioriranno.
Se spine, pungeranno.
Se tu mangiasti fieno, saresti un cauallo.
Se ti vergogni a dir di si, scrolla la testa e fa cosi.
Spesso s'ha rispetto al can per amor del patrone.
Si vede il viso, ma non il cuore.
Sententia in fretta, dà il temerario giudice.
Sottil filo, cuce bene.
Seruo d'altri si fà, chi dice il suo secreto a chi non lo sà.
Si, a proposito un chiodo da carro.
Spesso in persone basse, si vedon' alti doni.
Stringi gola, passa hora.
Sempre piu l'orecchie, che la lingua adopra.
Si può aggiunger' acqua, ma non gia crescer' il mare.
Sola la miseria, è senza inuidia.
Sole di Marzo, luce, ma non scalda.
Sciocchezza altrui, ci fà più cauti.
S'occhio non mira, cuore non sospira.
Spesso piangono i figli, per la colpa de' padri.
Scopa nuoua, spazza ben la casa.
Siamo in casa Talpe, e fuori Argo.
Stuzziccar' il vespaio, è pericoloso.
Spesso lo sdegno, l'huom fa traditore.
Spesso un guadagno ingordo, è danno espresso.
Sopporta et appunta un male, chi non vuol gionta.
Stolto chi inuidia, perigliosa altezza.
Spesso la gola altrui guida a mal fine.
Stolto chi dal maluagio, aiuto aspetta.
Se non vuoi ch'il nimico ti corra dietro, tagliagli le gambe.
Spesso sopra chi il fà, torna l'inganno.
Seminare nel'arena.
Sedere sopra due selle.
Senno pare, trop'alte imprese non cominciare.
Scorgere tenere latuche.
Star come le vele al'arbore.
Se febraio non febreggia, marzo campeggia.
Santa liberata, facciam l'uscita come l'entrata.
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Marzo Talpe Argo
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