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      Nella medesima figura l'argine detto DEF si adimanda contrascarpa: e quel picciol piano segnato EK ci figura la strada coperta, coperta dico dall'altezza KF, quale chiameremo parapetto della strada coperta. La parte della muraglia segnata CB, la qual si vede pendere in dentro, si dimanda la scarpa; e si fa in tale maniera pendente, acciò che dal peso del terrapieno, dal quale viene calcata, non sia arrovesciata nella fossa. Giova ancora tal pendenza, perché, venendo battuta, minore effetto vi faranno le botte dall'artiglieria, ferendo non ad angoli retti, ma obliqui.
     
     
      DELL'ORECCHIONE.
     
      Parlando di sopra del baluardo e sue parti, mostrammo come, per sicurtà delle piazze da basso, si facevano le spalle, le quali ricoprivano e difendevano dette piazze dall'artiglierie nimiche. Ma l'esperienza ha poi dimostrato che tale difesa non basta, perché non assicura e difende da tutte le parti: come nella figura appresso [v. figura 29] chiaramente si vede, che dal punto I della campagna si può tirare nella cannoniera E, ed offendere quelli che fussero nella piazza; ed a questo non reca difesa alcuna la spalla EB. Per il che, volendo pure li architetti ovviare a tal pericolo, andorno considerando che, non avendo altro fine le piazze da basso se non difendere la fossa, si poteva trovar modo che le cannoniere non fossino così esposte all'essere imboccate ed accecate; e questo fu col tirare innanzi la spalla, secondo che ne mostra la figura BDE, facendo un sodo di una grossa muraglia, la quale ricoprisse la cannoniera E, in modo che non fusse veduta dalla campagna; e questa tale ricoperta fu dimandata orecchione, e da altri musone.


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Trattato di fortificazione
di Galileo Galilei
Utet
1980 pagine 68