Adesso noti V. S. che la parte dell'alveo del fiume segnata per BBB, la quale corrisponde a punto sotto le volte degl'archi, è una platea piana, lunga otto braccia: alla fine di questa comincia un'altra platea in spiaggia, notata con CDC, la quale è lunga venti braccia, e tutta la sua declività importa quattro braccia d'altezza perpendicolare sopra l'orizonte: dopo questa segue l'altra platea in piano EEE. Da che si è mutato il corso al fiume, la corrente di esso, massime in tempi di piene, ha fatto danno alla platea EEE dirimpetto all'arco di mezo solamente, con qualche poco di lesione alla platea in spiaggia nella parte estrema D: et tutto questo danno non è altro che l'haver guasto e portato via una parte della coltellata che ammattona dette platee; ma tolti via questi mattoni, il danno non procede più avanti, ma l'acque scorrono sopra il calcistruzzo durissimo di dette platee, nè cagionano nuova offesa. Domandasi hora, se la cagione di questo danno possa procedere dall'haver opposti a i tre archi li tre tavoloni AAA. Se ella sarà di opinione favorevole al Sig.r Cavalier Lanci, potrà farne un'attestazione in un foglio di carta, nel quale ancor io mi sottoscriverò.
Mi venne occasione col Ser.mo G. Duca di parlar di V. S. Ecc.ma e de' suoi Dialoghi, e me ne servii nel miglior modo che seppi, con gusto del G. Duca, ma con disgusto di qualch'uno de' circostanti. Non riferisco a V. S. i ragionamenti seguiti, perchè non occorre. Basta che il S.r Canonico Cini(154) può pigliar a sua posta l'occasion che ei voleva, perchè il G. Duca sa che si leggono i Dialoghi di V. S. in casa il S.r Canonico, con istupore et infinito applauso di chiunque li ode.
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