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      Devotiss.ma Serva
      Caterina Riccardi Nicc.ni
     
     
     
      2074*.
     
      ELIA DIODATI a GALILEO in Firenze
      Lione, 23 ottobre 1630.
     
      Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. V, T. VI, car. 78t. - Copia di mano di VINCENZIO VIVIANI. In capo a questo frammento si legge, di mano dello stesso VIVIANI: "E. D. 23 Ott.e 1630. Risposta alla da' 25 Ott.e 1629. Di Lione".
     
      Con somma consolazione et allegrezza ho sentito qui dal S.r de' Rossi(340) che V. S. si mantenga in prospero stato di sanità, sperando che avrà finito e publicato il suo trattato del flusso e reflusso, e che, insieme col ritorno della pace (già conclusa, come si crede) ristorandosi il commercio, averò la sorte di recuperarlo e felicitarne diversi litterati, amici miei, i quali l'aspettano con impazzienza. Le mando etc.
     
     
     
      2075.
     
      GIO. BATTISTA BALIANI a GALILEO in Firenze.
      Genova, 24 ottobre 1630.
     
      Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. VI, T. XI, car. 146-147. - Autografa.
     
      Molto Ill.re et Ecc.mo Sig.r mio Oss.mo
     
      Io mi sono riputato oltre modo favorito in veder la lettera di V. S. de' 6 Agosto(341), la quale, non so se per lo disordine che è di presente in materia di lettere per conto della peste, o per qual altra causa, era restata alla posta, nè è capitata in me prima di hier sera. Io ho riconosciuto lo stile e veduto esser cosa sua, ancorchè non fosse stata sottoscritta, per le sottigliezze della dottrina con la quale scioglie il quesito proppostole da me con la precedente mia(342); e mi pento di non haverlo fatto prima, perchè si sarebbe avanzata molta spesa.
      Io non havea fatto la distintione che sia diverso il far salire l'acqua in un cannone per attrazzione o per impulso; e come che e da Vitruvio e da Frontino si vede che per impulso i Romani facevan salire l'acqua in grande altezza, mentre che col sifone traversavan le valli, che mi persuado che non fussero così poco profonde, io mi dava ad intendere che lo stesso dovesse avvenire per attrazzione, e che perciò poco importasse che 'l sifone fusse rivolto all'ingiù overo all'insù, ma che il sifone dovesse sempre far la sua operatione, pur che fosse fatto in modo che, non facendola, havesse a rimanervi neccessariamente luogo vacuo.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XIV. Carteggio 1629-1632
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1965-1965 pagine 604

   





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