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      Non mi par che si possa far altro che domandar la proroga desiderata, perchè l'altre pretensioni non sono ottenibili, e di già son state escluse più volte ne' miei negoziati da S. B. medesima, come S. A. può haver udito dalle mie lettere. Come il Sig.r Card.l Barberino venga a Roma, farò instanza della prorogattione del tempo a venire, e le darò poi conto di quel che S. Em.za mi farà sapere.
      Volevo vedere il P. D. Benedetto, ma egli ancora è a Castel Gandolfo, per le cause che accennai hiersera al medesimo Sig.r Galilei. Ma egli, che è alla Corte, havrà forse negoziato qualche cosa su le lettere del medesimo Sig.r Galilei, che io le ho mandate a casa et che le saranno state inviate fuori. Rimettendomi nel resto a quel che ho scritto a lui medesimo....
     
     
     
      2335*.
     
      ANDREA CIOLI a FRANCESCO NICCOLINI [in Roma].
      [Firenze], 29 ottobre 1632.
     
      Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. II, car. 97. - Minuta non autografa.
     
      .... Da quel che V. E. risponde et discorre sopra il negotio del S.r Galilei, io vedo che non sarà poco se le riuscirà d'ottenergli la proroga che chiede; et non vi haverebbe da incontrare molta difficultà, mentre che stanno riserrati i passi. Et quanto alla copia della sua lettera(863), il mostrarla V. E. o no poco fastidio può dare, perchè io credo che egli habbia mandato l'originale; et chi sia quel gran personaggio, a me pare che sia facile ad indovinarlo; et quanto all'altre pretensioni, io non so che dirmi, se non che S. A. lo compatisce grandemente....
     
     
     
      2336*.
     
      BENEDETTO CASTELLI a GALILEO in Firenze.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XIV. Carteggio 1629-1632
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1965-1965 pagine 604

   





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