Di S. Matteo in Arcetri, li 7 di Maggio 1633.
Di V. S. molto Ill.reFig.la Aff.ma
Suor M.a Celeste.
Fuori: Al molto Ill.re Sig.r Padre mio Oss.moIl Sig.r Galileo Galilei.
Roma.
2498.*
GABRIELLO RICCARDI a GALILEO [in Roma].
Firenze, 7 maggio 1633.
RACCOLTA LOZZI IN ROMA. Autografa.
Molt'Illustre Signor mio Osservandissimo.
Non ho prima risposto alla gentilissima lettera di V, S., perchč non mi bastava l'animo, in congiuntura di tanti sua travagli, porgerle quelle consolazioni che desideravo di poter dare, e come amicissimo e suo servitore me ne chiamavo a parte. Hora che sento essersi volto a suo pro il vento favorevole, me ne rallegro con lei, ringraziando Dio che la sua innocenzia e il suo valore habbino havuto luogo di giustificazione appresso i superiori e glie ne risulti gloria. Gl'amici brillano d'allegrezza e contento; si spera quanto prima il suo ritorno: nč lo sbigottisca le male nuove di sanitā, che non sono tali quali forse gli sarā accennato e scritto. Mi consoli intanto di qualche comandamento in segno del suo amore e della solita sua buona grazia, baciando (sic) per fine di vero core le mani.
Di Firenze, li 7 Maggio 1633.
Di V. S. molt'Illustre
Dev. et Obbl. ServitoreGabriello Riccardi.
2499*.
ANTONIO BADELLI a ........
Roma, 7 maggio 1633.
Arch. di Stato in Modena. Avvisi di Roma, 1633. - Di mano sincrona.
Di Roma, li 7 di Maggio 1633.
.... Il Galileo, ch'era trattenuto nel Santo Ufficio per havere scritto troppo liberamente del moto della terra, č stato liberato, con questo che stia nel Palazzo dell'Ambasciatore del G. Duca et che l'habbia in luogo di carcere.
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