E quivi era andata la sua cognata vedova a governarla, la quale li trovò da colizione e la trattò benissimo; la condusse per tutta la casa, quale dice essere un palazzo con molti belli abrigliamenti, e copiosissimo d'ogni bene, sì che a lei non mancha altro se non che non può vedere li suoi parenti: et ancho questo spero che si supirà, piacendo a Dio, come saremo tutti agiustati nelli nostri conti e pretensioni.
Il Sig.r Galletti(269) non andò altrimenti in podesteria a Fiesole, già che S. A. S. fece prorogha per tutto il mese di Maggio a tutti li podestà, vicari et altri, per causa del male, e di nuovo ha prorogato per tutto Agosto. Del resto lui sta bene insieme con tutta sua famiglia.
Quanto a mio genero, si ritrova a Certaldo, e stanno bene lui, mia figliuola e tutti; e con prima occasione servirò V. S. E., come ancho farò alla mia cognata, che li sarà gratissimo.
Mad.ma Bartolomea(270) se ne sta tutta via a Fiesole, più grassa e frescha che mai, e non ha punto voglia di morire. E per fine tutti li saluti li tornono dupplicati, et io senza fine me li offero e raccomando. Resti felice e di me ricordevole.
Fir.e, li 28 Maggio 1633.
Di V. S. molto Ill. et Ecc.maDevotis.ma e Oblig.ma per ser.la
Maria Tedaldi.
Fuori: Al molto Ill. et Ecc.mo Sig.r P.rone Colend.moIl Sig.r Galileo Galilei, p.mo Filosofo del Ser.mo di Toscana.
In casa l'Ecc.mo Amb.re di Toscana.
Roma.
2527.
FRANCESCO NICCOLINI ad ANDREA CIOLI [in Firenze]Roma, 29 maggio 1633.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. II, car. 181. - Autografa la sottoscrizione.
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