Ma ritornando all'orto, gli dico che le vite mostrano assai bene; non so poi se prosseguiranno così, mediante il torto che ricevano di esser custodite dalle mani della Piera, in cambio di quelle di V. S. De i carciofi non ve ne sono stati molti; con tutto ciò se ne seccherà qualcuno.
In cantina le cose passano bene, andandosi il vino conservando buono. In cucina non manco di somministrare quel poco che fa bisogno per la servitù, eccetto che nel tempo che ci viene il Sig.r Rondinelli, che all'hora ci vuol pensar lui; anzi che in questa settimana volse che una mattina noi stessimo in parlatorio a desinar da lui. Queste (sic) sono tutti gl'avvisi che mi par di potergli dare.
L'Archilea desidera che V. S., di costì dove è abbondanza di buoni maestri di musica gli provvegga qualche bella cosa da sonar su l'organo. Suor Luisa havrebbe caro di sapere se V. S. ha poi visto il Sig.r Giovanni Mancini, che è mercante, per conto del negozio del nostro vecchino; e similmente Suor Isabella desidera di sapere se la lettera che gli mandò per il Sig.r Francesco Cavalcanti habbia havuto ricapito, desiderando pur di sapere da cotesto gentiluomo se un fratello che ha costì sia morto o vivo.
Finisco, per riserbar qualcosa da dirgli quest'altra volta che gli scriverò; ma mi sovviene che devo salutarla per parte di Suor Barbera, e dirgli così che ella non va più fuora, se non tanto quanto entra in chiesa dal primo usciolino per parare e sparare. Tutte l'altre amiche la salutano, et io da Dio benedetto gli prego ogni vero bene.
| |
Piera Rondinelli Archilea Luisa Giovanni Mancini Suor Isabella Francesco Cavalcanti Suor Barbera Dio
|