Gli raccomando il buon ricapito di queste lettere, che sono di monache nostre amiche, le quali, insieme con la Madre badessa, Suor Arcangiola e S.r Luisa, la salutano affettuosamente; et io prego Nostro Signore che gli conceda il compimento di ogni suo giusto desiderio.
Di S. Matteo in Arcetri, li 18 di 7mbre 1633.
Di V. S.
Fig.la Aff.maSuor Maria Celeste.
Mi ero scordata di dirgli che Suor Diamante desidererebbe di sapere se costì vi è della tela da pezzuole, della sorte che è questa mostra: se ve ne fussi, vorrebbe che V. S. gli facessi servizio di farne comprar una pezza et avvisar il prezzo, che subito ella sodisfarà. Il prezzo ordinario suol esser un giulio, 10 crazie, o più, secondo che è sottile; ma adesso in Firenze non ce n'è.
2708*.
GIO. FRANCESCO TOLOMEI a [GALILEO in Siena].
Roma, 18 settembre 1633.
Bibl. Est. in Modena. Raccolta Campori. Autografi, B.a XCI, n.° 121. - Autografa.
Molto Ill.re et Ecc.mo Sig.re e P.ron mio Oss.mo
Rimando a V. S. la lettera per il S.r Cav. Buonamici(550), quale insalutato hospite è partito di Roma alla volta di Prato, e credo che nel passar da Siena sarà stato da V. S. Il Padre D. Benedetto si è rihavuto molto bene, e mi dice di voler scriver a V. S. ogni ordinario: s'ella m'invierà lettere per Sua Paternità, io volentierissimo le recapiterò. Stanno parimente bene i Sig.ri Nardi e Mangiotti(551).
Scrivo al S.r Primicerio(552) alla lunga sopra i miei interessi, quali credo che anderanno bene, sì perchè spero che Monsignore mi favorirà mediante l'intercessione di V. S., sì ancora perchè mi pare che la giustitia voglia così. Io starò a vedere il successo, e non crederò mai che le cose vadino bene fintanto che non si risquota il denaro.
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