Il Signor Iddio sia sempre seco.
Di S. Matt.o in Arcetri, li 15 di 8bre 1633.
Di V. S. molto Ill.
Fig.la Aff.maSuor M.a Celeste.
2748*.
MARIO GUIDUCCI a GALILEO in Siena.
Firenze, 15 ottobre 1633.
Bibl. Est. in Modena. Raccolta Campori. Autografi, B.a LXXVII, n.° 137. - Autografa.
Molto Ill.re et Ecc.mo S.r e P.ron mio Oss.mo
Da Mons.r Sommai(624) ricevei il mandato di cinquecento scudi per V. S., e l'ho presentato insieme con la sua lettera al Sig. Giovanni Taddei, conforme a che mi ordinò.
Mi rallegro della buona speranza che le vien data di ottenere grazia fra breve di tornarsene alla sua quiete, e insieme della continuazione della fecondità della vena a scrivere. Piaccia al Signore Dio conservagliela, insieme con sanità perfetta, da poter tirare a fine le sue speculazioni e mandarle alla luce.
Il S.r Card.le Capponi(625) si partì martedì passato per la sua Chiesa. Fui domenica a baciarli la veste; et essendomi trattenuto un gran pezzo con S. E., il suggetto de' ragionamenti fu la persona di V. S., alla quale porta singolare affezione, et entrò da sè a ragionare di lei, con dirmi che io facessi opera appresso di lei che ella pubblicasse il suo trattato del moto: a che io risposi che V. S. era adesso intorno alle meccaniche, e che avrebbe nel medesimo volume compreso anche il detto trattato. Discorremmo ancora de i successi avvenutili, circa a' quali compatisce assaissimo a V. S.
Mi faccia grazia ricordarmi servitore a Mons.r Ill.mo Arcivescovo, e per fine a lei facendo reverenza, le prego dal Signore Dio vera felicità.
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