Raccomando alla diligenzia di V. S. Ill.ma la qui alligata, mentre con reverente affetto li bacio le mani e li prego intera felicità.
D'Arcetri, li 5 di Novembre 1639.
Di V. S. Ill.maDevo.mo et Oblig.mo Se.re
Galileo Galilei.
Tasso.
Ariosto.
Fuga d'Erminia, canto 7°, p.a stanza.
Fuga d'Angelica, c. p.°, st. 33.
Duello d'Argante e Tancredi, c. 6, st. 20.
Rinaldo e Sacripante, c. 2°, st. 4.
Ruggiero e Mandricardo, c. 30, st. 31.
Ruggiero e Rodomonte, c. 46, st. 103.
Rinaldo da Armida, c. 17, st. p.aRuggiero da Alcina, c. 6, st. 16 e per un pezzo appresso.
Discordia del campo di Gofredo, c. 8, st. 56.
Discordia del campo d'Agramante, c.ti 24, 25, 26, 27.
Rinaldo in Gerusalemme, c. 19, st. 30.
Rodomonte in Parigi, c. 16, st. 16; c. 17, st. 8; c. 18, st. 8.
3940**.
ALESSANDRO MARSILI a [GALILEO in Arcetri].
Pisa 9 novembre 1639.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. XII, car. 150. - Autografa.
Molto Ill.re ed Eccl.mo Sig.r et P.ron Oss.mo
Che lei honori commandarmi, a me è somma gratia; che da me si procuri con ogni caldezza che V. S. Eccl.ma resti servita, le si deve dalle mie molte obbligationi: però, ricevuta il sette del presente la sua cortesissima, non mancai subbito essere da Monsig.re Ill.mo Proveditore(265), quale mi rispose che V. S. Eccl.ma era di già stata servita e che due giorni avanti l'haveva inviato il decreto(266). Onde io, trovatomi chiuso (se ben con mio gusto, già che lei haveva havuto il suo intento) il campo di servirla in questa bagattella, vengo a supplicarla a volere aprirmelo con comettermi altra cosa di maggior rilievo, non havendo cosa più a quore che mostrarmeli devotissimo servitore.
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