4043*.
VINCENZO RENIERI a VINCENZIO VIVIANI in Arcetri.
Firenze, 23 agosto 1640.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. XV, car. 92. - Autografa.
Molto Ill.re Sig.r mio Oss.mo
La prego a farmi grazia di dar al portator di questa que' libretti che posi da parte per legare così sciolti, che li anderò legando; come anco a darli l'orologio e l'effemeridi, ritenendo appresso di sè quelle di Giove per poter questi pochi giorni osservarle, come la prego a fare in particolare posdimani a sera in quella orientale più vicina a Giove, che è la quarta e dovrà uscir dal'ombra, credo, circa le tre hore. Saluti il Sig.r Galileo, e li dica che vo racquistando allegramente la sanità, e che hoggi si dovea far la lista de' dottori. Che è quanto m'occorre.
Di Firenze, li 23 di Agosto 1640.
Di V. S. molto Ill.reAff.mo Ser.re
D. Vincenzo Renieri.
Fuori: Al molto Ill.re Sig.r e P.ron Oss.moIl Sig.r Vincenzo Viviani.
In casa del Sig.r Galileo Galilei.
Arcetri.
4044.
GALILEO a FORTUNIO LICETI in Padova.
Arcetri, 25 agosto 1640.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. III, T. VII, 1, car. 147, 148a, 148b, 148c. - Della mano giovanile di VINCENZIO VIVIANI. Della stessa mano si legge, sul margine della car. 147r.: "Copia di una scritta al Liceti in proposito della luna"; ma le cassature, e le rimesse che sono scritte su di un fogliettino incollato (car. 148b, 148c), più ancora che la mancanza della data e della sottoscrizione, mostrano che il manoscritto non è tanto una copia, quanto piuttosto una minuta; qualora non voglia dirsi che, incominciato come copia d'una prima stesura, o forse anche come originale da spedirsi, diventasse poi, per correzioni sopraggiunte, la minuta d'una stesura successiva.
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