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      Non ti basta? Va; e qualunque sia il frutto della tua ricerca, vieni a darmene contezza: noi ringrazieremo Dio insieme».
      Così dicendo, egli pose le mani su le spalle di Fermo, e stette un momento colla faccia elevata in atto di preghiera e di benedizione. Poi staccandosi, disse; «Intanto io pregherò per voi; assistendo a questi vostri fratelli, io pregherò per voi». Fermo si prostrò ginocchioni, stette un momento con le mani compresse al volto piangendo, e pregando; s'alzò, guardò intorno, uscì dalla capanna, e si diresse alla Chiesa, come gli aveva indicato il capuccino. Egli era scomparso, e andava cercando intorno dove fosse più bisogno della sua assistenza.
     
      CAPITOLO VIII
     
      All'intorno del picciolo tempio v'era un picciolo spazio sgombro di capanne, e Fermo giungendovi, lo vide occupato da una folla distinta in ragazzi, in donne, e in uomini, tutti composti e in gran silenzio, fra il quale si udiva distintamente una voce alta ed oratoria che veniva dal tempio. Questo, elevato d'alcuni gradi al disopra del suolo, non aveva allora altro sostegno che le colonne disposte in circolo; nel mezzo v'era un altare che si poteva vedere da tutti i punti del lazzeretto, per mezzo agli intercolunnj vuoti, che in oggi sono murati. Ritto, su la predella dell'altare stava un capuccino, alto della persona, fra la virilità, e la vecchiezza; teneva con la destra una croce posata al suolo che gli sopravvanzava il capo di tutto il traverso; e con l'altra mano accompagnava di gesti il discorso che andava facendo.


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Fermo e Lucia
di Alessandro Manzoni
pagine 802

   





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