Allora si ha il diritto di piantarlo là solo, o meglio di consigliargli una lunga passeggiata: perchè il padrone di casa è occupato in cantina, la signora in dispensa, e le figliuole attendono ad apparecchiare la tavola, a disporre i piattini delle paste e dei frutti, ecc. Dunque non dubito che l’ansietà presente dipenda solo dalle ultime ordinazioni del momento, e dal timore che tutto non vada bene a norma del già disposto.
Ma quì è proprio dove bisogna nasconder l’arte coll’arte e affettare la massima tranquillità e indifferenza, come se si trattasse del vostro ordinario di famiglia: e ciò per due ragioni: perchè il mondo è egoista, e perchè esige anche nelle cose di poco rilievo la dissimulazione, arma perpetua e indispensabile della convivenza sociale. Come egoisti, vogliamo che le vostre inquietudini le teniate ben secrete, perchè ci danno tedio se non dolore: e il non voler nemmeno sapere che altri si incomodi per noi, è l’ideale del genere in discorso. Nel nostro caso poi e anche di pieno diritto, perchè noi siamo venuti quì al solo fine di godere. Ma c’è di più: come uomini di mondo avvezzi al continuo bisogno di mascherare gli interni sentimenti, esigiamo la simulazione, la quale sta alla verità come la poesia alla prosa, o meglio come le vesti al nudo, che è facile a figurarsi e sconveniente a vedersi. Per esempio: noi sappiamo benissimo che quella leggiadra sposina, legatasi per interesse a un vecchio stomachevole, sospira ardentemente non dirò la morte del marito, chè sarebbe troppo, ma il giorno di diventare una adorabile vedovella (sono così interessanti le vedovelle!
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