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      Ve ne sono molti altri di fuori delle porte, non men belli di quelli di dentro. Ed erano essi spedali molto ricchi, ma ne' tempi della guerra di Sahid, faccendo al re bisogno d'una gran quantità di danari, fu consigliato a vender l'entrate e possessioni loro. Al che non volendo consentir il popolo, un procurator del re gli fece intendere che li detti spedali furono edificati di limosine date per gli antecessori del presente re, qual sta in pericolo di perder il regno, e però era meglio vender le possessioni per scacciar il commune nimico, che finita la guerra facilmente poi si riscoterebbono. Cosí furono vendute, ma si morí il re prima che ne seguisse l'effetto: cosí gli spedali rimasero poveri e quasi senza sustanza. Pure si danno oggi per albergo a qualche forestiere dottore, o a qualche nobile ma povero della città, per mantener le stanze in piè. E a questi dí un solo ve n'è per li forestieri infermi, ma non se gli dà né medico né medicina, solamente la stanza e le spese, e ha chi lo serve per insino che 'l povero o si muore o guarisce.
      In questo spedale sono alcune camere diputate ai pazzi, cioè a quelli che son palesi che traggono i sassi e fanno altri mali, e ve gli tengono serrati e incatenati. Le faccie di queste camere, che guardano verso il corridore e al coperto, sono come ferrate, ma di certi travicelli di legno molto ben forti. E colui che ha cura di dar loro mangiare, come vede uno che si muove, sconciamente lo lavora con un bastone che egli sempre reca con esso lui a questo ufficio.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Primo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1094

   





Sahid