Io Alvise fui in due di dette isole di Canaria, cioè nell'isola Gomera e nel Ferro, che sono de' cristiani, e anche all'isola della Palma, ma in questa non dismontai per seguir il nostro viaggio.
Del Capo Bianco della Etiopia, e dell'isola d'Argin e altre vicine.
Partimmo da questa isola navigando tuttavia per ostro verso l'Etiopia, e pervenimmo in pochi giorni al Capo Bianco, distante da questa isola di Canaria circa miglia ottocentosettanta. Ed è da notare che, partendosi dalle dette isole per venir verso il detto capo, si vien scorrendo la costa dell'Africa, la qual andando per ostro ne viene a romagnir a man sinistra, benché l'uomo scorri largo e non abbi vista di terra, perché le dette isole di Canaria sono molto fuora in mare verso ponente, e una piú fuori dell'altra. E cosí va l'uomo scorrendo largo da terra finché l'ha passato al meno i duoi terzi del cammino che è dalle dette isole al detto Capo Bianco, e poi si appressa a man sinistra con la costa fino che ha vista di terra, per non scorrere il detto Capo Bianco senza riconoscerlo. Perché oltra il detto capo non si vede terra alcuna fino a gran cammino piú avanti, mettendo la costa dentro al detto capo, e dove si fa un colfo che si chiama la forna d'Argin, il qual nome deriva da una isoletta che è posta nel detto colfo, la qual vien cosí chiamata per quelli del paese d'Argin. Ed entra il detto colfo dentro piú di cinquanta miglia, e sonvi ancora tre isole, alle quali per Portogallesi sono stati posti questi nomi: l'isola Bianca, per esser quella arenosa; e l'isola delle Garze, perché li Portogallesi primi vi trovorno in essa tante ova di questi uccelli marini che ne cargarono due barche delle caravelle; la terza l'isola di Cuori.
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